L’approccio funzionale alla Psoriasi
Una malattia impattante sull’identità femminile, sul corpo e l’immagine di sé
Quando ho conosciuto Lucia per la prima volta, l’ho guardata subito negli occhi.
Il suo sguardo comunicava tanto quanto il suo corpo.
Dopo vari tentativi e qualche discreto risultato, chiedeva ancora aiuto e comprensione.
A venticinque anni, tredici dei quali passati a combattere la malattia, era stanca di provare così tanto disagio e desiderava andare sempre più a fondo per alleviare quegli “scomodi pruriti” che l’avevano accompagnata sin dall’adolescenza.
La sua storia clinica è iniziata all’età di dodici anni con piccole macchie “strane” ai lobi delle orecchie. Qualche anno più tardi, a seguito di una forte tonsillite, i segni rosso-rosacei hanno incominciato a diffondersi su tutto il viso, ricevendo dal dermatologo la diagnosi di: PSORIASI
A quindici anni le viene prescritta la CICLOSPORINA per diciotto mesi. Per quattro/cinque anni, in unione a sedute di fototerapia tre volte alla settimana, la problematica sembrava essere in remissione. Sembrava, appunto, perché la riacutizzazione infiammatoria non tardò ad arrivare. Le venne quindi prescritto il TALTZ (un farmaco biologico, che di biologico però, ha solo il nome…) da assumere mediante un’iniezione sottocutanea al mese, per due anni.
I risultati della terapia per quel periodo furono davvero soddisfacenti ma, non appena conclusasi, la PSORIASI ricomparve e tornò più forte di prima.
Ora era diffusa ovunque: dalla fronte al seno, compresi il torace, le gambe e le braccia
Fu allora che decise di rivolgersi a me.
Era maggio 2020.
Provvedo subito a prescriverle tutte le analisi per scoprire i REALI FATTORI SCATENANTI della sua PSORIASI, come da indicazioni del protocollo del METODO APOLLO. Dalle analisi risultarono elevati valori di TAS (come da infezione di streptococco), un’infezione da candida, oltre che un’importante INSULINO RESISTENZA, di cui già avevo sospettato essendo suo padre affetto da DIABETE DI TIPO 2.
Finalmente Lucia riceve una diagnosi fondata sui suoi fattori scatenanti: PSORIASI GUTTATA ED INVERSA.
Ora sì che si poteva REALMENTE lavorare sulla malattia che la affliggeva da più di dieci anni.
Da quel giorno è passato poco più di un anno e, anche se i risultati sono cominciati ad arrivare già dopo quattro mesi, oggi ci siamo perfezionate e siamo arrivate INSIEME fin qui!
C’è qualcos’altro che potrei aggiungere?
Le immagini parlano da sole e sono la concreta dimostrazione che un approccio “medico funzionale” può SEMPRE fare la differenza.
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