Crackers ai semi misti
Aggiungi un tocco di “irresistibile croccantezza” al tuo momento Keto Snack
Perché i cibi croccanti, con quella compattezza e texture friabile, stimolano così tanto piacere fino alla dipendenza?
La consistenza influisce moltissimo sull’appetibilità di un prodotto.
Quella sensazione di sbriciolamento: “sottile e delicato” (crispy) o “forte e deciso” (crunchy), che attiva la pressione delle mandibole, il lavoro degli incisivi e produce quel “tipico” rumore, sembra essere molto apprezzato dai consumatori, soprattutto nella parte di mondo Occidentale dove “croccante” è, a tutti gli effetti, sinonimo di “gustoso”.
La spiegazione a tutto ciò, anche questa volta, è la scienza a darcela.
Sin dagli anni Cinquanta, infatti, numerosi studi neuropsicologici sono stati condotti per ricercare le cause nascoste dietro al godimento, per non dire “dipendenza”, provocato dal consumo di cibi croccanti.
Da queste analisi, promosse dalle grandi aziende alimentari, il famoso “crick-crock” che si avverte mentre si sgranocchia qualcosa di croccante, dà una sensazione di estremo gradimento al nostro cervello e una spinta maggiore a consumarne sempre più. I cibi croccanti vengono considerati più interessanti e piacevoli, trasmettono sicurezza e freschezza e sono capaci di stimolare tutti i cinque sensi.
Altra caratteristica chiave è la velocità. Anche tra le sostanze che creano dipendenza la velocità è importante: tanto più velocemente una sostanza entra nel circolo sanguigno e da lì arriva al cervello, maggiore sarà il suo effetto. La velocità è anche la caratteristica che guida l’idea delle industrie alimentari che il cibo – dolce, grasso o salato – deve essere sempre a portata di mano, in qualunque momento della giornata e ovunque.
Se è vero, però, che in passato la croccantezza fu vista come un modo per consumare più cibo grazie all’attivazione delle aree del “piacere” del cervello, oggi questo concetto, se applicato in un contesto di “sana e corretta alimentazione”, assume un valore diverso.
Il gradimento, infatti, non deriverebbe più dalla “dipendenza” innescata dagli zuccheri, grassi e sale presenti in questi alimenti, ma dal senso di sazietà che la “continua” masticazione attiverebbe.
In un regime di vita sano ed equilibrato, consumando alimenti freschi e di stagione, non manipolati, non confezionati e “naturalmente” croccanti, “sgranocchiare” potrebbe essere un modo piacevole per perdere peso! I rumori forti e continuativi, da un lato, mettono il cervello in uno stato di pace e godimento (effetti psicologici) e la consistenza croccante del cibo, dall’altro, induce a masticare molto di più, mette in moto i succhi gastrici e aumenta il senso di pienezza placando la fame (effetti biologici).
Per questo motivo oggi voglio consigliarti uno snack keto davvero facile da preparare e che appaghi quella necessità di “sgranocchiare” che viene sentita così necessaria durante una dieta keto!
I crackers ai semi senza lievito, farina e olio, super saporiti e low carb, sono lo spuntino ideale per sfruttare al meglio la “croccantezza” dei semi per il piacere della mente e del corpo.
Ingredienti
- 50 g semi misti (zucca, girasole, chia)
- 2 albumi
- 50 g Parmigiano e 20g Pecorino (facoltativo)
Se non si gradiscono i formaggi, sostituirli con 30/35 g di sale
Con le quantità indicate si possono preparare una quarantina di crakers
Procedimento
- Tritare i semi con l’aiuto di un frullatore e nel frattempo, preriscaldare il forno a 180°;
- Aggiungere al composto ottenuto 2 albumi d’uovo;
- Lavorare l’impasto in una ciotola con bordi alti e aggiungere i formaggi grattugiati;
- Stendere il preparato tra due fogli di carta forno aiutandosi con un mattarello e tagliarlo con una rondella per la pizza
- Infornare per circa 25 minuti
Buongiorno Dottoressa,
Fatto i crackers, se posso fare una piccola correzione sul sale.
Il sale é troppo. Non ho messo il formaggio ma comunque sono venuti salati.
Un grosso abbraccio
Maria Teresa
Ciao Maria Teresa.
Grazie per il tuo contributo!