Nelle occasioni importanti, per avere un outfit impeccabile, ci si rivolge ad un atelier che confezioni un abito su misura. Se questo è chiaro alla maggior parte delle persone, il discorso della “personalizzazione delle terapie mediche” ancora deve essere ben recepito.

In medicina si parla di Tailored Therapy per intendere una terapia su misura che tenga in considerazione le personali caratteristiche del paziente come sesso, età, costituzione fisica e tendenze patologiche.

Mi diverto quando un collega parla in toni altisonanti di una data terapia medica o di un protocollo nutrizionale o di un integratore e di quanto esso sia perfetto per tutti ed in qualsiasi condizione.

Significa affermare che un tubino nero, essendo un classico elegante, possa andare bene a tutti.

Il mio concetto di medicina parte proprio da qui, dalla Personalizzazione.

Ciò che è adatto per un paziente può essere addirittura dannoso per un altro.

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Passerò in rassegna una serie di esempi pratici per farti comprendere meglio il mio modo di ragionare e di lavorare sul paziente, con precisione e personalizzazione, appunto.

• Osservare l’andamento delle mie glicemie e di quelle dei miei pazienti con il dispositivo CGM sensore in continuo della glicemia (Abbott) mi ha permesso di capire l’effetto di diverse combinazioni alimentari sullo stato glicemico. Ho scoperto, a mie spese, come una salutare colazione a base di yogurt bianco, fiocchi di avena, cannella e frutti di bosco potesse creare degli imprevedibili picchi glicemici mentre un più elaborato piatto di pasta e lenticchie potesse donare una meravigliosa stabilità glicemica per ore. Mi sono resa conto di quanto un sonno disturbato o un evento stressante potessero influenzare negativamente la risposta glicemica ad un pasto anche ad uno stesso, identico, bilanciato e perfetto pasto.
• E vogliamo parlare dell’effetto della cottura prolungata di un alimento o della sua modalità di preparazione? Non per tutti va bene mangiare una sana vellutata di verdure, né un bel brodino caldo. In presenza determinate condizioni gastrointestinali come: malattia da reflusso gastroesofageo, aerofagia o meteorismo esse possono di gran lunga peggiorare la situazione! Ed invece come potrebbero giovarsi, gli stessi individui di una gustosa verdura ripassata in padella o addirittura di una frittura ben fatta…provare per credere!
• In alcuni soggetti funziona molto bene la restrizione temporale dei pasti, ovvero alimentarsi solo in una parte della giornata e digiunare per la restante parte. Cosa ci dicono sempre i mass media? Mai saltare i pasti, tantomeno la colazione! Seguo da tempo pazienti che, saltando la colazione hanno perso più di 30 chili, migliorato i loro parametri metabolici, la loro glicemia a digiuno e mandato in remissione la steatosi epatica. Seguo anche donne che, a causa del digiuno intermittente, si sono causate alterazioni del ciclo mestruale

Ma come? Non era una strategia vincente fino a 5 minuti fa?

Certo!

Però, come detto all’inizio , “one size not fit for all”