Molto spesso ricevo pazienti preoccupati per i livelli ematici del loro colesterolo.
La loro anamnesi familiare parla di malattie cardiovascolari: infarti o ictus
Studiando le loro analisi e tutti i valori riportati (non sempre indicati con un asterisco * ), ciò che sempre mi desta particolare attenzione sono invece:
glicemie a digiuno superiori a 100 mg/dl;
trigliceridi elevati o borderline;
colesterolo HDL (quello buono) basso.
Questo tipo di condizione medica ha un nome ben preciso: DISLIPIDEMIA DIABETICA, nomenclatura precisa che denota lo “zampino” della glicemia nell'alterazione dei lipidi plasmatici. In parole povere, il più alto rischio cardiovascolare di questi pazienti NON È IL COLESTEROLO ALTO, di cui invece loro sono preoccupati, bensì un ALTERATO METABOLISMO DEGLI ZUCCHERI secondario a: